Continuano a scendere le vendite del commercio fisso
al dettaglio della Toscana, con un calo tendenziale
del -0,2% ed un indice generale del valore delle vendite
pari a 99,6.
Il dato complessivo è comunque superiore a quello
nazionale (-1,3%) e della macroarea centro (-1,1%).
A rilevarlo è l'indagine condotta sul terzo trimestre
2004 da Unioncamere Toscana su dati Istat.
La crescita è lieve per la grande distribuzione
(+1,4%), preoccupa la continua flessione della piccola
distribuzione (-0,9%)
che segna il peggior il risultato da quando è
iniziata la rilevazione (1998), sebbene sia migliore
rispetto al tracollo del dato nazionale (-1,7%).
Per tutti i settori le vendite sono nel complesso negative
(alimentari -0,3%, non alimentari -0,2%) trascinati
dai risultati delle imprese operanti su piccole superfici
(alimentari -1,2%, non alimentari -0,8%).
Nella grande distribuzione, arretrano soprattutto le
vendite dei prodotti alimentari (+0,6%) mentre i non
alimentari migliorano del +2,6% grazie ai due ottimi
mesi di luglio (+4,5%) ed agosto (+4,8%).
In dettaglio, nel settore alimentare sono stati più
dinamici gli esercizi non specializzati (+0,6%) rispetto
agli esercizi specializzati (-1,2%), anche se il gap
tra le due tipologie di esercizi si è ridotto
rispetto a quanto rilevato nel 2003 (+3,9% esercizi
non specializzati, +1,0% esercizi specializzati).
Nel non alimentare, ancora una volta vanno molto bene
le vendite negli esercizi non specializzati (+3,3%).
Dopo la straordinaria performance del secondo trimestre
(+7,2%) torna su livelli "normali" la crescita
dei farmaceutici, medicali cosmetici e articoli di profumeria
(+2,4%), mentre vanno male tutti gli altri gruppi: tessili,
abbigliamento, calzature e articoli di cuoio (-1,9%),
i mobili, articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv
(-1,5%), ed i libri-giornali-altri prodotti (-1,4%).
Riguardo alla dimensione delle imprese, nel terzo trimestre
2004 , il quadro della crisi delle strutture con meno
di 5
addetti si fa sicuramente più grigio e arretrano
i valori nella piccola distribuzione (-1,6% con meno
di due addetti) e nelle medie strutture (-1,9% da 3
a 5 addetti).
La grande distribuzione (+1,2%) rallenta ulteriormente
la crescita in continuità con quanto accaduto
nei primi due trimestri (+2,0% il I°, +2,1% il II°);
nel dettaglio delle classi dimensionali i risultati
vanno a scalare in crescendo in rapporto al
numero degli addetti: -0,4% (da 6 a 9 addetti), +1,1%
(da 10 a 19 addetti), +1,9% (con almeno 20 addetti).
Soltanto la fascia intermedia migliora la variazione
tendenziale rilevata nel 2003 (+0,5%) mentre la crescita
nelle altre due classi è ridotta di circa un
punto e mezzo percentuale (nel 2003 +1,1% da 6 a 9 addetti,
1,9% con almeno 20 addetti). Conforta comunque il confronto
col livello nazionale dove la grande distribuzione registra
nel complesso un -0,5%
che potrebbe esser stato ben peggiore senza il +0,7%
delle imprese con più di 20 addetti, visto il
-2,2% delle imprese da 6 a 9 addetti ed il -2,1% di
quelle da 10 a 19 addetti.
Per informazioni: Unioncamere Toscana, Ufficio Studi,
Andrea Cardosi tel. 0552772216, Lauretta Ermini tel.
055 2772214
Rif. Unioncamere Toscana, Studio Torricelli, tel. 055211828
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